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Le Vostre Recensioni

La Casa Viola è potente perché squarcia il velo su un dramma 'silenzioso', celato tra le mura domestiche, ma anche su un'uscita di sicurezza possibile, ma altrettanto 'invisibile', forse proprio per i suoi fini, quelli della protezione,  trasferendoci nella quotidianità, di ieri e del 'dopo' di donne e bambini, dando loro voce, restituendogliela direi. Le donne protagoniste della loro vita, di una scelta sofferta, ma di una scelta di vita, di una nuova strada. 
La Casa Viola fa emergere la violenza sommersa e il coraggio, ma anche la fragilità, le paure, i sensi di colpa, i rimorsi, la rabbia, le speranze, la solitudine con grande rispetto, delicatezza, con equilibrio. Un caleidoscopio di sentimenti, di vicende, di storie. A legarli la trama della vita, il ritmo di un telaio e il volo finale di una farfalla. La poesia che restituisce la leggerezza persa.
Una casa come tante, finestre come tante, custode di vite da proteggere e da aiutare a tessere di nuovo.
S.G.


Caro Francesco! Che dire: la delicatezza e la bellezza che contraddistinguono la tua regia e il tuo modo di essere rendono un tema così drammatico e truce come la violenza veramente toccante e commovente.
Le voci delle donne che raccontano storie e vicissitudini ti incollano alle immagine semplici della casa che si racconta come in una favola. Nessuna banalità o tragedia esagerata: storie vere, genuine, sincere.
Complimenti a te e a Mariagrazia!
V.


Ieri pomeriggio sono andata a vedere La Casa Viola. Voglio complimentarmi con Francesco e Maria Grazia per il loro lavoro, per la sensibilità con cui hanno trattato una materia tanto delicata, per le scelte stilistiche, il montaggio, le musiche… Un film pregevole che merita di essere visto e diffuso il più possibile. Grazie, ragazzi! ❤
P.


Caro Francesco, devo dire che sono rimasta colpita dalla sensibilità e dalla delicatezza con cui avete affrontato l'argomento. Davvero notevole è anche il modo in cui le immagini che accompagnano le testimonianze riescono a suggerire la fisicità delle donne che parlano. Inoltre, la scena della casa delle bambole in cui le donne ridefiniscono la loro identità è molto suggestiva, e non può non far pensare al processo filmico in atto. Anche la colonna sonora è splendida. Bravi!
G.


Carissima Maria Grazia e carissimo Francesco, ieri sono andata a vedere La Casa Viola.
Ho amato tantissimo il ritmo e la sincronia raggiunta, la perfetta tessitura tra la trama delle testimonianze e l'ordito della cura delicatissima della sceneggiatura.
Il pudore e il rispetto, l'ascolto empatico delle protagoniste e la protezione discreta di noi spettatori.
Ho amato la grana delle immagini, l'atmosfera avvolgente dei silenzi, la straordinaria interpretazione del drone, che ha amplificato la sensazione di sospensione di spazio e di tempo, ho amato la musica complice del tentativo di accarezzare e lenire tanto dolore.
Ho riconosciuto la vs straordinaria capacità di narrare l'apnea, lo scorrere delle situazioni con il fiato sospeso, l'attesa paziente del lungo tempo di costruzione di un nuovo altrove dentro se stessi.
Ho amato la grazia che può l'arte, dalla danza alla musica, nell'essere concreta metafora di impegno e determinazione, alla ricerca del movimento esatto, e quella della natura, che insegna che un tempo di attesa è sempre necessario perché dal bozzolo nasca la farfalla.
Il sincretismo arte/ natura, che nel contempo evoca, rimanda, dipana, intesse, la relazione tra natura e cultura e, a spirale, la necessaria integrazione tra l'impegno personale e la possibilità di essere accolte, ascoltate è di un assoluto nitore.
Il film è struggente, tutto quello che avete fatto per noi spettatrici e spettatori e per le donne ospiti è la promessa mantenuta della casa, avere cura di chi entra nella casa e nel film.
Che poi, malgrado tutta la cura, la delicatezza, il rispetto, il vissuto di quelle donne resti dolorosissimo testimonia giusto della vostra radicale onestà.
A.


Ciao Francesco ti volevo dire che il vostro documentario mi è piaciuto molto. Come mi è successo per la scorsa volta, andate sempre dritti al cuore.
Avete raccontato con semplicità e intensità il dolore, la fatica ed il coraggio di queste donne, mi avete fatto riflettere di quanto sia davvero difficile non solo scappare ma ricominciare.
Nonostante l'assenza di volti e voci camuffate, La Casa Viola ci ha raccontato, accompagnato, commosso e la danzatrice finale ci ha restituito i volti di tutte le donne.
In bocca al lupo per tutto e grazie per il vostro lavoro 😊
L.


Il film mi è piaciuto molto… avete raccontato con la vostra semplicità che non è mai semplice e con la vostra sensibilità che non è mai retorica, la storia di una casa speciale che raccoglie il coraggio delle donne, contiene il loro dolore e la loro disperazione e rilascia speranza.
Non mi ero mai soffermata a pensare che succede nelle case viola di tutto il mondo, come si sentono le donne che ci entrano e come si sentono quando se ne vanno.
Ho spesso in maniera semplicistica pensato che essere arrivate in una casa viola era un punto di arrivo perché rappresenta il traguardo della sicurezza fisica…
Grazie per questo lavoro grazie alle donne che gli hanno dato corpo e voce ❤
D.


Caro Francesco, avevate il duro compito di far parlare le cose e far vedere le parole, e penso che ci siate riusciti. Bravi e buon cammino alla vostra nuova creatura.
M.


Stasera con piacere ho incontrato a Castel di Sangro Francesco Calandra e Mariagrazia. Ho assistito con piacere e interesse alla proiezione del documentario che hanno realizzato.
Mi sento di suggerirne la visione. Non si sa mai o si immagina mai abbastanza su certe cose. Almeno le sofferenze, comunicate, avranno avuto anche la funzione di aiutare chi può sentirsi disperato. Sarà una piccola cosa? Ma è già una grande cosa.
Bravi Mariagrazia e Francesco.
M.


La Casa Viola è un documentario delicato eppure toccante che affronta un tema difficile quale la violenza sulle donne.
La voce narrante è proprio la sua, quella della Casa, il rifugio il porto sicuro dove approdare quando si riemerge dalle acque più scure del dolore. Quando si decide di riprovare a nuotare, a vivere.
Tante le storie che si intrecciano, tante le mani che si sorreggono, e la casa è lì, a dare nuova speranza.
Il documentario ti porta delicatamente dentro le vite ferite di donne che cercano di trovare la forza per ricominciare, dopo abusi, umiliazioni, percosse fisiche e dell'anima. Il regista cammina in punta di piedi, per non violare il dolore ma per fare sì che il silenzio di esso faccia tanto rumore dentro di noi per non restare indifferenti. Le donne prendono coraggio e raccontano ciò che era e ciò che è, come aver avuto il coraggio di dire basta le abbia portate a ricominciare a vivere. La Casa Viola c'è e ci sarà per tutte quelle che avranno bisogno di aiuto: nascosta, umile, condivisa.
E. P.


Ieri ho visto l'anteprima del film La Casa Viola.
Il nuovo lavoro di Francesco Calandra e Maria Grazia Liguori è un'opera di poesia che ci racconta la realtà della violenza di genere con le parole e i gesti delle donne che l'hanno subita.
Il film è bellissimo!
Consiglio a tutte/i di vederlo.
M.


Che dire... bello, ovviamente duro per la realtà che racconta, però poi c’è anche il messaggio di coraggio e speranza. Bello! I miei complimenti agli autori. Sicuramente questa realtà dei centri di aiuto svolge un ruolo fondamentale.
E.

Complimenti Maria Grazia…un lavoro  davvero toccante. La voce della casa ti arriva dritta al cuore, le musiche avvolgenti, il primo piano della danzatrice geniale, bella la coreografia…insomma siete stati proprio bravi, ancora complimenti a te e a Francesco 👏 🤩🥰💖
G.


Questo film scava in una situazione purtroppo sempre attuale e cruda. Sentire le esperienze, dirette, di chi ha subito violenze fa sempre effetto e non è semplice chiedere con dolcezza e delicatezza a quali esperienze l'altro ha fatto fronte: considerando le risposte siamo certi che sia stato fatto con tutti gli accorgimenti del caso. Tante storie ne hanno costruita una, grande, per tutte noi donne a prescindere dall'età. "Volevo stare all'angolo ma ho scoperto che il mondo è tondo" è di sicuro la frase che più mi ha colpita. In via diretta e non, la violenza crea squarci che mai potranno rimarginarsi ma coi quali si può imparare a vivere (e reimparare, nuovamente). La danza finale ne è la conferma. Complimenti ancora.
È stato un onore ed un piacere esserci. Sapere che ancora qualcuno fa cinema con passione e con lo scopo di scavare nell'animo di ognuno di noi mi fa sperare nel nostro percorso. Le vogliamo bene, prof.😘❤
F. e A.


Carissimi, tutto mi è piaciuto del vostro film. La casa che è testimone e racconta. L'abisso che c'è fra la quotidianità dei gesti e l'orrore dei vissuti.
La musica che accompagna delicatamente. Ma quello che ammiro di piu è il vostro infaticabile senso civico.
Avete tutta la mia stima e il mio affetto.
G.


Oggi finalmente siamo riusciti a vedere il vostro splendido lavoro, complimenti a voi, alla sensibilità vostra e di chi ha collaborato alla realizzazione di questa attualissima perla.
Tu e Maria Grazia siete sempre una miniera di emozioni.
F. e L.

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